La nonviolenza come visione del mondo e stile di vita
Progetto POF di Educazione civica
Coordinatore : prof. Andrea Bertuccioli
Si tratta di un progetto d’istituto che intende affrontare la tematica della nonviolenza sulla base di un approccio e di un percorso di tipo multi- e interdisciplinare mettendone in luce le diverse valenze - storiche, filosofiche, esistenziali, ecologiche, giuridiche, letterarie - e mostrandone, al contempo, l'estrema attualità e importanza educativa in un’epoca caratterizzata da guerre, conflitti familiari, violenza di genere (femminicidi) e casi di violenza giovanile sempre più frequenti.
Obiettivi didattici e formativi
a) Promuovere tra gli studenti una cultura della nonviolenza con particolare riferimento alle relazioni interpersonali. così come una prospettiva metaindividuale ispirata ai principi della nonviolenza comprendente il rapporto uomo / natura, un paradigma di relazioni internazionali e di rapporti tra i popoli, le culture, civiltà non fondato sull'egemonia e sul primato degli interessi economici e geopolitici, ma sul dialogo, l'ascolto e gli scambi culturali.
b) Organizzare una serie di Incontri delle classi partecipanti con intellettuali, scrittori, filosofi, attivisti ovvero esponenti di ambiti disciplinari e culturali diversi, intesi come occasioni di confronto, dialogo, partecipazione e riflessione.
c) Fornire agli studenti un percorso antologico (condiviso con i docenti che collaborano al progetto) costituito da una selezione di brani tratti sia da opere dei grandi classici del pensiero nonviolento, quali Tolstoj, Gandhi, Arendt, Capitini, ma anche di autori contemporanei e degli stessi relatori (Mancini, La Porta ecc.) corredati da schede di lavoro per la guida alla lettura e l'analisi dei testi presi in esame, intesi come materiali che da un lato siano siano propedeutici agli incontri con gli autori, i filosofi, gli attivisti che si svolgeranno a scuola, dell'altro forniscano spunti per attività di restituzione e compiti di realtà (quali inchieste/sondaggi tra pari, dibattiti/debate, ricerche e presentazioni per gruppi di lavoro) da assegnare agli studenti che i docenti partecipanti potranno declinare a seconda delle loro esigenze, del loro percorsi e loro obiettivi didattici.
Incontri con gli esperti
Primo incontro: Filippo La Porta
Mercoledì 22 Novembre 2023, presso l’aula magna del campus. si è tenuto il primo di tre incontri con gli studenti in programma nell’ambito del progetto d’istituto di educazione civica intitolato
“La nonviolenza come visione del mondo e stile di vita”, a cui partecipano diverse classi del triennio degli indirizzi classico, linguistico e scienze umane - opzione economico-sociale.
Presentazione dell’incontro con Filippo La Porta
Gli studenti delle classi partecipanti al progetto hanno incontrato lo scrittore e saggista Filippo La Porta, coautore con Luca Cirese di un libro, dal titolo “Perché non possiamo non dirci nonviolenti. Dialoghetto intergenerazionale su un tema cruciale del nostro agire pubblico”, edito da Castelvecchi.
Purtroppo Luca Cirese, a causa di impegni personali, non ha potuto essere presente.
Nel libro si confrontano due percorsi esistenziali e intellettuali, diversi per generazione e formazione, in un dialogo ricco di riferimenti filosofici, letterari e storici e spunti di riflessione.
Da un lato Cirese sostiene un’idea radicale, intransigente di non-violenza, dall’altro La Porta propende per un pacifismo consapevole della dimensione biologica e pertanto difficilmente eliminabile dell’aggressività umana che non rifiuta a priori il ricorso alla violenza / alla forza a scopo difensivo.
Tuttavia entrambi riconoscono che lo sviluppo di una cultura, di una società e un'antropologia fondate sulla nonviolenza richiede un enorme, continuo e faticoso lavoro su di sé.
Tra le molte valenze e i diversi significati della parola nonviolenza - proposta politica, modalità di azione e gestione dei conflitti, testimonianza - vi è quello di scelta e stile di vita, come recita il titolo del nostro progetto didattico. A questo proposito in un recente articolo sulla figura e il pensiero di Aldo Capitini, il Gandhi italiano, pubblicato nell’inserto culturale di Repubblica, Robinson, scrive La Porta: ”Richiamandosi alla Bibbia, a Socrate, a san Francesco, a Tolstoj e al satyagraha, Capitini precisa in innumerevoli libri e articoli, i contorni della nonviolenza: sia forma “immaginativa” di lotta politica (disobbedienza civile, resistenza passiva, digiuno, boicottaggio e sabotaggio, obiezione di coscienza), (e) sia attenzione quotidiana al prossimo, dunque un modo di essere al mondo. Non solo non fare mai del male a nessuna creatura, ma preservare la propria persona dall’odio e dai pensieri cattivi.
Qui la versione integrale dell’articolo di La Porta su Aldo Capitini
Profilo bio-bibliografico del relatore
Filippo La Porta è saggista, critico letterario e giornalista, collabora con quotidiani e riviste, tra i quali “La Repubblica” e “Left”.
Tra le sue pubblicazioni vi sono : “La nuova narrativa italiana”, “Maestri irregolari. Una lezione per il nostro presente”, “Pasolini. Profili di storia letteraria”, “Gli indaffarati”, “Roma è una bugia”,
“Il Bene e gli altri. Dante e un’etica per il nuovo millennio”,
“Eretico controvoglia. Nicola Chiaromonte, una vita tra giustizia e libertà”, “Splendori e miserie dell’impegno. L’impegno civile degli scrittori, da Manzoni a Murgia”.
Nel corso dell’incontro gli studenti hanno avuto l’occasione di rivolgere numerose domande allo scrittore.
Qui è possibile vedere il video dell’incontro con Filippo La Porta